Piedi nudi e dinosauri non segue una narrazione classica con un personaggio, un problema, una soluzione. Non propone situazioni da risolvere, ma cerca di condividere, interessare e suggerire. Descrive alcuni modi non tipici (tra i mille possibili) di sentire e di reagire, di emozionarsi e di vivere l’amicizia, gli affetti, la solitudine. I personaggi sono tanti, differenti e unici come le persone reali che li hanno ispirati. Le loro storie si intersecano, aprendo strade e possibilità. Non si sa dove vanno a finire, non si sa come né perché.
Il libro è una raccolta di istantanee, immagini di sensazioni, sentimenti e pensieri. Racconta piccole storie ed è stato pensato per essere letto, guardato e «spiluccato» da soli o insieme. Non si scoprirà proprio tutto dei personaggi, ma gli spunti interessanti saranno molti: in alcuni ci si potrà riconoscere, altri invece «sconcerteranno» un po’ perché sono lontani dalla propria esperienza.
Queste storie sono Asperger perché provano a disegnare una sensibilità che non assomiglia a quella della maggioranza delle persone, raccontano pensieri numerosi, rumorosi e veloci, suoni che esplodono dentro e abbracci che procurano dolore fisico, la confusione del non saper leggere cosa ti aspetti da me e la frustrazione del non poter condividere cosa a me sembra così naturale e chiaro. Ma anche il piacere profondo e strutturato di interessi che rendono felici, riposano e ristorano (che siano per i dinosauri, le fotografie o i canarini), un senso forte dell’amicizia che spesso resiste coraggiosamente all’incomprensione, il silenzio bellissimo e nutriente della solitudine che ridà pace, tranquillità ed energia.