di Jean-Marc Rochette, Olivier Bocquet
L’Ailefroide sfiora i quattromila metri, non sitrova sulle nostre Dolomiti, né tantomento in Himalaya o Patagonia, ma nel massiccio degli Écrins, nelle Alpi francesi. I grandi alpinisti hanno di tanto in tanto sfiorato quelle vette, qui hanno aperto alcune vie. È sognando le loro imprese che la montagna di casa si trasforma per Jean-Marc Rochette nel totem di un’adolescenza stretta tra il collegio e l’assenza del padre. Jean-Marc non perde occasione per eludere la sorveglianza del direttore della scuola e andare a scalare, o a rifugiarsi al museo a contemplare i quadri di Soutine, per sperimentare i propri limiti e tentare di riconciliarsi col mondo. Autobiografia crudele e sensibile, Parete Nord è un racconto iniziatico in cui le prove fisiche si fondono con quelle della vita. Ambientata negli anni Sessanta-Settanta, l’autore vi ripercorre la perpetua ricerca di uno spazio di avventura e di libertà fra le passioni che da sempre lo muovono: la montagna e il disegno.