Testo latino a fronte
Salutato insieme a Virgilio come uno dei grandi poeti del suo tempo, dopo l’esperienza delle Odi Orazio tornò all’esametro creando un nuovo genere letterario: la lettera in versi. Autoironico, affabile e mai dottrinario o pedante, Orazio nelle Lettere si confessò agli amici, in versi divenuti spesso proverbiali, come un uomo inquieto, angosciato dalla fugacità della vita, insoddisfatto di sé e alla perenne ricerca di una saggezza che sempre gli sfuggiva e che non trovava in nessuna filosofia. Del secondo libro delle Lettere fa inoltre parte quell’Arte poetica che divenne per secoli sinonimo di buon gusto e norma imprescindibile per ogni poeta. La magistrale introduzione di Enzo Mandruzzato offre una presentazione personale e affascinante della vita e dell’arte di Orazio.