di Elena Vesnaver
Può essere un viaggio. Può essere un mestiere. Può essere che la vita la si voglia vivere e basta; può essere il bisogno di buttare giù i paletti, oppure di giocarseli quei paletti e imbrogliarli sotto il naso di tutti, perché l'unica cosa che voglio è vivere come voglio. A modo mio. A modo mio e basta. Ridere a modo mio, amare a modo mio, decidere quello che è meglio per me, a modo mio. Trentadue donne. Trentadue donne che si sono create ascoltando soltanto la loro testa. Trentadue vite diverse e con un comune denominatore: la libertà, perché la libertà è l'unico valore che meriti il sangue e le lacrime e la fatica, l'unica necessità simile all'aria, che senza non si respira. Trentadue donne con tante sfumature e una sola certezza. Trentadue figure scomode, irriverenti, ognuna a modo suo. Trentadue, ma chissà quante altre in giro per il mondo. Chissà quante altre, magari, leggendo questo libro.