Cara Kajsa, cosa posso raccontarti di me? Che mi piacciono i libri e detesto la matematica, mi piace ballare e detesto andare a letto la sera, mi piace alla follia la mia famiglia, mi piace la natura quando posso esplorarla per conto mio ma detesto pulire dalle erbacce il giardino, mi piacciono le primavere azzurre e le estate calde e gli autunni tersi e gli inverni nevosi quando posso sciare... insomma, in breve, che amo molto la vita
Britt-Mari ha quindici anni, una mamma traduttrice che lavora lavora lavora, un padre preside che cerca di apparire severo ma spesso non ci riesce, una sorella grande che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, un fratello quattordicenne sbruffone e dispettoso, un altro di sette anni con la mania del collezionismo e una sorellina piccola e dolcissima. Ma nella vita di Britt-Mari ci sono anche Annastina, la sua amica del cuore, Bertil, che il cuore glielo fa battere, tanti libri molto amati e la vecchia macchina da scrivere di sua madre, con cui compone lunghe lettere per la sua corrispondente di Stoccolma, Kajsa, raccontandole di sé e della sua singolare famiglia, mentre l'autunno diventa un inverno che sboccerà nella primavera.