In un angolo del mondo, tra le rughe del cemento è comparso, solitario, un fiore. Ogni giorno con il suo annaffiatoio giallo la piccola Teresa se ne prende cura. Finché, su un carro trainato da impetuosi cavalli, arriva un re prepotente: “Questo fiore adesso mi appartiene: lo porto via con me. E se non ti va, son pronto a fare guerra!”. Attraverso un poetico ed evocativo racconto in versi, Alberto Pellai ci propone la storia di un piccolo fiore conteso come la sceneggiatura inevitabile di tutte le guerre. Soldati, bombe e missili mettono in pericolo il fiore ormai abbandonato, che si spoglia petalo dopo petalo, finché non resta che uno stelo vuoto e piangono tutti, piange anche il re. Perché la guerra lascia solo sconfitti, morte e distruzione e fa crescere solo la paura. Ma se impariamo a prenderci cura del fiore della vita, lo stelo potrà tornare a fiorire.