Da sempre il sogno si costituisce come controparte silenziosa della nostra vita: abituati a sentirci a casa nel mondo della veglia, ogni notte sprofondiamo in una realtà fatta di un tessuto diverso, dove i sensi s’imbrigliano e significati inediti prendono forma. Da Omero alle scienze contemporanee, la fascinazione esercitata dal sogno attraversa la storia dell’umanità: c’è chi vi ha visto una dimora di fantasmi, o un viaggio dell’anima oltre i confini del corpo; chi lo considera un semplice luogo di elaborazione del vissuto; e chi, infine, nello scrigno del sogno ha voluto racchiudere l'inconscio. Di qualunque cosa si tratti, riemergere dallo stato onirico ci rende sempre nostalgici: appena svegli lo dimentichiamo, frettolosi di tornare alla «realtà», ma ci rimane la sensazione di avere lasciato andare qualcosa di importante. E se anche il sogno fosse un fatto reale? Se volare e sognare di volare fossero, a conti fatti, la stessa cosa? Attingendo alle ricerche neuroscientifiche e alla sapienza delle tradizioni contemplative. “Con gli occhi aperti” di Francesco Tormen unisce filosofia e scienza, pratica e teoria, nel tentativo di raccontare l’arte dell’onironautica – il viaggio consapevole nel mondo dei sogni – e di fare luce sul luogo più misterioso della nostra coscienza.