La sostanza del fenomeno del bullismo è la sua natura di gruppo. Alcune ricerche hanno rilevato che la presenza del gruppo aumenterebbe la possibilità che il bullo agisca prevaricazioni sulla vittima per tempi maggiori; in assenza di spettatori, invece, pare sia meno probabile che si attivi l’aggressione. Il bullismo non identifica una situazione statica di uno o più aggressori contro una vittima, ma si caratterizza come un fenomeno dinamico e multidimensionale, soggetto a continue modificazioni, in cui persecutori, vittime e spettatori sono vicendevolmente coinvolti.
Bullismo – Cosa fare (e non) è una guida agile, di sostegno, per gli insegnanti che non hanno perso la capacità di osservare, di porsi delle domande, di sospettare disagio nelle discontinuità dei comportamenti, nelle pieghe della quotidianità scolastica, nel silenzio degli sguardi bassi e dei non detti, nelle azioni di prepotenza mista a maleducazione di alcuni studenti.
La struttura del libro
Bullismo – Cosa fare (e non) nello stile di quaderno di Teacher Training propone suggerimenti e indicazioni utili per affrontare con successo il fenomeno del bullismo nel contesto scolastico. Il volume propone comportamenti e particolari situazioni dividendoli in quattro macro-argomenti: Il bullo; La vittima; Il gruppo; Il contesto.
La serie Cosa fare (e non)
Il motivo di ogni comportamento viene all’inizio spiegato in poche sintetiche frasi (Perché fa così?), a cui seguono indicazioni semplici e chiare per l’insegnante sugli atteggiamenti da adottare e da evitare (Cosa fare, Cosa NON fare). Segue un approfondimento sul tema (Cosa tenere a mente) e vengono forniti strumenti e strategie su come intervenire.
La serie Cosa fare (e non) ha ricevuto il premio BELMA - Best European Learning Materials Award 2023.