La piccola casa editrice cremonese Timpetill ha pubblicato un nuovo albo di Emma Giuliani, dove ritroviamo Elena e Elio alla scoperta di un nuovo ambiente naturale. È un litorale dove il paesaggio costiero è caratterizzato da dune, nel mare si vedono le orche, ci si può imbarcare per una spedizione oceanografica: è senz’altro un mare nordico. Ma la geografia qui è piuttosto un modo di esplorare la relazione complessa con l’ambiente naturale marino e, per estensione, con tutto il pianeta. La direzione specifica della scoperta, le direzioni multiple della conoscenza sono esemplificate dalla sovrapposizione di finestre che svelano piccoli testi scientifici di una ricchezza lessicale stupefacente. Il repertorio linguistico di questo albo offre grandi possibilità didattiche e lo rende adatto a lettori di tutte le età, soprattutto dalla primaria in poi. Il tono è quella di una serietà giocosa che si rivolge al desiderio e al bisogno dei bambini di abitare consapevolmente il pianeta e di nominarlo con esattezza, per poter essere autori di scelte e narrazioni che ne decidano il destino. Il libro contiene mondi di relazione: le figure e il lessico si rivolgono al molto piccolo (insetti, minuscole piante) ma anche al grande degli equilibri fra sistemi complessi (onde, sopravvivenza, ecologia del pianeta) con la stessa precisione a conferire differenze e dignità alle cose. La ricchezza lessicale dell’albo, l’attitudine gentile e seria, l’orchestrazione di più livelli di lettura verbo-visuale informano il progetto: poeticamente rivolto a nutrire una “ecosaggezza”, per usare la bella espressione di Rosa Tiziana Bruno, di cui bambini e ragazzi si dilettano con profonda serietà e vivifica meraviglia. L’albo ha un sapore enciclopedico ma anche un respiro narrativo e poetico, nella possibilità di una lettura cadenzata e approfondita ma anche di un’esplorazione a più livelli di paesaggi e immagini che ci immergono nell’elemento naturale che forse più di tutti provoca il nostro sentimento del sublime. L’invito forte, dichiarato, a salvaguardare il mare è contenuto nel complessivo incanto che il volume restituisce: un poetico mandala marino delle infinite relazioni e narrazioni che il mare contiene, evoca e rappresenta, di cui siamo parte anche noi.
Marcella Terrusi (da LiBeR 133)