«A volte le cose le sai. Non le impari. Non le trovi. Non le scopri. Le sai già. Qualunque cosa ti dicano gli altri». Quando aveva poche ore di vita, Crow fu ritrovata in una vecchia barca che nella notte si era arenata sulla spiaggia: questa è la storia che le racconta Osh, il pittore, come una favola della buona notte. Per dodici anni Crow ha vissuto con lui su un’isoletta circondata dal mare e dal cielo, come sotto un incantesimo selvaggio e felice, accudita dal ruvido affetto della signorina Maggie. Ma le mani di Osh e della signorina Maggie sono le uniche che l’abbiano mai toccata: sembra che gli altri abitanti stiano alla larga da lei, come se ne avessero paura. Perché? Cosa si nasconde dietro le sue origini? Una notte in cui vede divampare un misterioso fuoco nell’isola di fronte, Crow decide di scoprirlo, cominciando una ricerca che la porterà su sentieri assai più pericolosi del previsto, che sfideranno la sua identità e il suo senso di appartenenza, ma che le riveleranno cos’è davvero una famiglia. Dopo il grande successo dell’Anno in cui imparai a raccontare storie, torna la scrittura vivida e luminosa di Lauren Wolk, una storia sul coraggio di crescere, di affrontare se stessi e le proprie paure per scoprire quello a cui si tiene di più.