Jasmine ha una speranza: riabbracciare il padre che vive in Italia e fermarsi a Bologna per studiare e diventare un medico. Ma la speranza è solo un sogno remoto, perché Jasmine è una ragazza marocchina che a tredici anni rimane orfana di madre e viene costretta dallo zio a lavorare in uno stabilimento tessile, come tutte le sue coetanee più povere, finché non le sarà trovato un marito e le verrà imposto il matrimonio. Eppure, nella disperazione Jasmine trova il coraggio di ribellarsi, e fugge, fugge dal suo destino già scritto per raggiungere l'Italia, per ritrovare quel padre che nessuno vuole dirle perché non sia mai tornato a casa, per affermare la propria libertà. Il suo è un viaggio avventuroso e difficile, attraverso il deserto e il mare, contro i pregiudizi della sua gente e anche di quella che incontrerà una volta arrivata in Italia. Ma ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutarla, e le lettere che scrive al suo amico di penna italiano, forse, non saranno solo un mezzo per sfogare la propria angoscia e per restare attaccata a quella fievole speranza.