Un volume sulle potenzialità educative della psicomotricità pensato per aiutare insegnanti ed educatori a concepire l'educazione come pratica di libertà e non quale modus per conformare gli individui alla cultura dominante.
I contributi presentati nel volume pongono al centro di ciascun approfondimento la dimensione gruppale dell'interazione umana, una dimensione che è come la cinghia di trasmissione fra individuo e collettivo.
L’imprevedibilità creativa del gruppo costituisce il cuore a cui la psicomotricità educativa guarda con attenzione: essa articola vincoli e risorse, libertà e responsabilità, autopoiesi e regole contestuali.
Il gruppo educativo favorisce infatti nei bambini l’esperienza di spunti d’azione più liberi dalle condizioni sperimentate nell’attaccamento familiare. Sostenuti dalla finzione del gioco e grazie alla suddivisione delle azioni fra i vari partecipanti, nei giochi di gruppo i bambini ampliano la consapevolezza di sé, di come possano influenzare gli altri, di quanto a loro volta possano o debbano lasciarsi motivare.
È questo in definitiva il valore educativo, il punto di partenza ma allo stesso tempo di arrivo della psicomotricità educativa: inter-agire muovendo dalla propria corporeità, sentita e comunicata in circolo con gli altri.
In sintesi
Un volume che mostra le potenzialità educative della psicomotricità e come questo tipo di approccio psico-corporeo all'educazione dei giovani possa dire qualcosa su come formare esseri umani capaci, autonomi e solidali.