Il nostro Paese ha sviluppato uno dei sistemi scolastici più maturi per recepire e rendere operativo un approccio sensibile alla variabilità individuale come lo Universal Design for Learning (UDL), che rappresenta, tra gli orientamenti internazionali attuali, quello di maggiore interesse ai fini della ricerca educativa e dell'applicazione diretta nella formazione dei docenti e nella pratica didattica quotidiana. L'UDL anima tre grandi sfide della società e della scuola (disabilità, educazione inclusiva e tecnologia) e promuove una proposta concreta a partire dalle Linee guida (versione 2.0) elaborate dal Center for Applied Special Technology (CAST). Tale modello, con la sua universalità, poggia sui valori etici delle pari opportunità e dell'equità e sollecita un'interessante visione del mondo educativo con proposte metodologiche orientate verso una rivoluzione di pensiero centrata sul rispetto della diversità-unicità umana, sulla flessibilità, sull'accessibilità reale ai processi di apprendimento, sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle differenze di ogni persona.